L’associazione SOS Anfibi cerca rospisti per il salvataggio nella pedemontana.
È partita proprio la notte di San Valentino la grande migrazione degli anfibi. Una migrazione a corto raggio ma non priva di pericoli: molti anfibi, infatti, vengono investiti dal traffico attraversando le strade che incrociano nei loro percorsi migratori.
L’associazione SOS Anfibi lancia anche quest’anno la sua campagna di Salvataggio Anfibi chiamando a raccolta tutti quelli che vogliono dare una mano. Come? Semplicemente “assistendo” i rospi, le rane e le salamandre durante le parti più pericolose del loro tragitto, aiutandoli ad “attraversare la strada”.
Panoramica del Montello, Bosco del Fagarè e Cavaso del Tomba: queste le principali zone di migrazione degli anfibi nella Pedemontana trevigiana dove l’azione dell’associazione si concentrerà e per cui chiede collaborazione per il periodo di fine febbraio – fine marzo. Tutte le sere, dalle 18.30 in poi e per un paio di ore, ci si ritrova per raccogliere questi preziosi animaletti e portarli in salvo verso i loro siti riproduttivi, ossia stagni e laghetti. Diventare “rospista” è facile: basta indossare scarponcini o stivali, portare con sè un secchio capiente, un giubbino catarinfrangente, una torcia elettrica potente e un paio di guanti di lattice. Dai 0 ai 99 anni: tutti possono diventare rospisti, senza limiti di età; sono invitate a partecipare anche le famiglie con bambini piccoli che potranno far qualcosa di utile e anche divertente, in totale sicurezza.
Al sito dell’associazione SOS Anfibi il Vademecum del Rospista che spiega nel dettaglio la campagna di salvataggio. Sempre al sito la possibilità di segnalare la propria disponibilità tramite appositi calendari, in modo da organizzare al meglio i turni di salvataggio in base alle disponibilità dei volontari.
Per info e per partecipare: sosanfibi@gmail.com – 3496641147 (Alessandra).