LETTERA APERTA DI ARIANOVA INVIATA LUNEDI’ 18 GIUGNO AI TITOLARI DELLA LASER INDUSTRIES DI PEDEROBBA
Alla c.a. Laser Industries srl
Gentili Signori Perin,
siamo l’Associazione Arianova di Pederobba. La nostra Associazione è nata per affrontare il problema dell’inquinamento ambientale nella Pedemontana e per promuovere le alternative sostenibili.
Arianova si distingue per la riconosciuta capacità di affrontare le questioni nel merito, senza limitarsi a dei “no” a prioristici.
Siamo per le rinnovabili, l’efficienza energetica, il risparmio energetico: pensiamo che perseguire la sostenibilità ambientale servono anche competenze e tecnologie evolute. Riconosciamo alla Vostra azienda un particolare ruolo di punta nel panorama locale per la capacità di proporsi sul mercato europeo in un settore dove sono richieste elevate competenze tecniche e tecnologiche.
Proprio perché operate in Europa, certamente conoscete bene il significato della “responsabilità sociale delle aziende” verso la comunità che le ospita e che non si limita solo a rispettare le norme, ma si spinge fino a costituire con il territorio dei “patti” di mutuo sostegno. In Italia qualcuno legge questo atteggiamento come mero “marketing territoriale”, al pari della sponsorizzazione alla squadra di calcio locale o del cinema estivo, in realtà siamo di fronte ad una Cultura Europea che mira a costruire con il tessuto sociale e ambientale che la circonda un rapporto di reciproco profondo rispetto, fondato sulla convinzione che ciò sul medio lungo periodo porterà all’azienda radicamento sul territorio e quindi valore aggiunto e maggio vantaggio competitivo.
A Pederobba, abbiamo già il più grande coinceneritore di pneumatici d’Italia e alcune altre industrie insalubri, ora stanno per arrivare due “cogeneratori”.
Ma un cogeneratore è tale solo se, oltre a ricavare energia elettrica, poi recupera anche il calore a fini utili. Si inquina meno sfruttando in modo efficace tutta l’energia prodotta.
I “cogeneratori stupidi” che recuperano solo l’elettricità e sono autorizzati a sprecare tutta l’energia termica, inquinano inutilmente un ambiente già saturo di inquinanti.
Inoltre, alle nostre richieste di informazioni in merito, dal Comune ci hanno risposto che la Laser Industries srl non intende installare alcun particolare dispositivo di abbattimento degli inquinanti (e/o monitoraggio), perché né la Legge, né la Regione glielo impongono.
Se oggi la Regione autorizzerà l’impianto, Arianova ha chiesto al Comune di non accettare misure compensative palliative e di opporsi al TAR contro un’eventuale autorizzazione da parte di Regione e Provincia.
L’Associazione Arianova informerà con volantini e striscioni i cittadini su quanto accadendo e sulle responsabilità dei vari soggetti in gioco, chiederà ai politici che ci rappresentano in Regione e in Provincia di attivarsi per sferzare il lassismo che i dei due enti dimostrano sulla tutela dell’aria, si rivolgerà al Parlamento Europeo per chiedere se la Regione Veneto e la Provincia di Treviso si stanno muovendo nel rispetto delle Leggi Comunitarie.
Arianova ha già promosso due ricorsi al TAR avversi ad autorizzazioni concesse da Regione e Provincia ad un’azienda locale. Se il Comune non si opponesse al TAR contro il cogeneratore lo farà Arianova, sostenendone i costi con una sottoscrizione fra i cittadini e chiedendo l’immediata sospensiva dell’autorizzazione.
Arianova chiede alla Laser Industries srl di rinunciare a realizzare il progetto perché l’aria di Pederobba è già troppo inquinata. In subordine chiediamo che che il progetto venga modificato prevedendo adeguati sistemi di abbattimento degli inquinanti, modalità di monitoraggio dei fumi che consentano al Comune di verificare in modalità contestuale le emissioni, predisporre un sistema di recupero totale dell’energia termica prodotta (anche nel periodo estivo, per esempio con la sua conversione di energia frigorifera).
Arianova si appella al senso di responsabilità sociale dell’azienda Laser Industries srl affinché modifichi il suo atteggiamento nei confronti della comunità che la ospita e che non merita di ritrovarsi sul proprio territorio una nuova fonte altamente inquinante.
Arianova collabora con due associazioni nazionali di Comuni e una vasta rete nazionale di associazioni, G.A.S., cooperative sociali: coerentemente con quanto espresso in questa lettera aperta, Arianova s’impegna formalmente a far conoscere, anche a livello nazionale, gli impegni che la Laser Industries srl volesse assumere per accogliere e realizzare le richieste avanzate da Arianova, dai cittadini Pederobbesi e dal Comune.
In attesa di un Vs cortese riscontro inviamo
Distinti Saluti
Il Direttivo di ARIANOVA
Pederobba 18 giugno 2012
LA TRIBUNA DI TREVISO VENERDÌ, 22 GIUGNO 2012 |
Pagina 33 – PROVINCIA |
Biomasse, Arianova prepara i ricorsi al Tar |
Pederobba, ambientalisti sul piede di guerra contro i due impianti in programma: «Inquinano troppo» |
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PEDEROBBA Ambientalisti contro i progetti di impianti a biomassa che stanno spuntando come funghi a Pederobba. «Il fatto è che non recuperano l’energia termica» spiega Mauro Moretto, di AriaNova «se la recuperassero utilizzando il teleriscaldamento avrebbero un senso, così invece no e la colpa è della Regione Veneto». E così nei giorni scorsi, quando a Venezia si è discusso di uno di questi impianti destinati a Pederobba, anche gli attivisti di AriaNova sono andati a Venezia, assieme al sindaco, inalberando striscioni di protesta. Alla Laser Industries, che ha in progetto la realizzazione di un impianto a biomassa, AriaNova ha inviato anche una lettera aperta nei giorni scorsi chiedendo di riununciare alla realizzazione dell’impianto. «A Pederobba, abbiamo già il più grande coinceneritore di pneumatici d’Italia e alcune altre industrie insalubri, ora stanno per arrivare due “cogeneratori”» si legge nella lettera aperta di AriaNova «ma un cogeneratore è tale solo se, oltre a ricavare energia elettrica, poi recupera anche il calore a fini utili. Si inquina meno sfruttando in modo efficace tutta l’energia prodotta. I “cogeneratori stupidi” che recuperano solo l’elettricità e sono autorizzati a sprecare tutta l’energia termica, inquinano inutilmente un ambiente già saturo di inquinanti. Se la Regione autorizzerà l’impianto, Arianova ha chiesto al Comune di non accettare misure compensative palliative e di opporsi al Tar contro un’eventuale autorizzazione da parte di Regione e Provincia. L’Associazione Arianova informerà con volantini e striscioni i cittadini su quanto accadendo e sulle responsabilità dei vari soggetti in gioco, chiederà ai politici che ci rappresentano in Regione e in Provincia di attivarsi per la tutela dell’aria, si rivolgerà anche al Parlamento Europeo. Enzo Favero |