BASTA CIMINIERE! FERMIAMOLI!

“L’aria che vogliamo”  Il 17 febbraio 2013 con la più grande MOBILITAZIONE CITTADINA mai vista prima in Pedemontana i cittadini uniti hanno chiesto alle Istituzioni più rispetto e un ambiente meno inquinato

CLICCA PER VIDEO E FOTO

fondi raccolti 6.120 euro  firme 7.011

NEW: LA RACCOLTA FONDI CONTINUA

il volantino   la petizione (chiusa il 17.02.13)  per info telefona al 3472461853 042364450  

Nonostante il parere contrario del Comune e dei cittadini supportati da Arianova, Regione Veneto e Provincia danno l’ok a 2 nuovi impianti di combustione a Pederobba.  In una delle aree del Veneto più inquinate da benzo(a)pirene. Inaccettabile! Arianova a inizio ottobre ha incontrato il Sindaco di Pederobba che ha confermato la decisione del  Comune di fare ricorso al TAR in entrambi i casi. Sindaco e Arianova hanno convenuto sull’utilità di presentare sia il ricorso “istituzionale” sia quello promosso dalla Cittadinanza per dare chiaro il segnale che la Comunità è assolutamente contraria.

“L’aria che vogliamo”  Il 17 febbraio 2013 con la più grande MOBILITAZIONE CITTADINA mai vista prima in Pedemontana i cittadini uniti hanno chiesto alle Istituzioni più rispetto e un ambiente meno inquinato

CLICCA PER VIDEO E FOTO

Con il Patrocinio dei Comuni: Alano di Piave, Cavaso del Tomba, Monfumo, Montebelluna, Pederobba, Quero, Segusino, Valdobbiadene, Vas. Con l’adesione di: Arianova,GASOLO, LIPU sezione Pedemontana Trevigiana,GAMO, WWF Altamarca, Italia Nostra sezione di Asolo, Alfiere Basket Lab, Comitato Col del Roro, Movimento Decrescita Felice, Comitati Riuniti Treviso e Venezia per il Riciclo Totale Rifiuti Zero, Unione dei Comitati per l’ambiente e la Qualità della Vita, Ecoistituto del Veneto Alex Langer, Comitato Primavera Maser… 

Da Arianova grazie a tutti i bambini, le donne, gli uomini, i cittadini, le autorità, le e gli esponenti politici, che hanno partecipato alla manifestazione. Iniziamo con una dedica speciale ad ADONELLA APPIANI, che pur avendoci lasciati qualche giorno fa anche oggi è stata come sempre al nostro fianco.

NEWS

Il Governatore Zaia ci ha ricevuti per la consegna delle petizione

Dopo Venezia Arianova porterà le firme anche a Bruxelles all’Unione Europea.

Arianova e i cittadini di Curogna hanno presentato ricorso straordinario al Presidente delle Repubblica contro il cogeneratore Laser Ind. Srl

La Regione ha presentato “opposizione”: ciò significa che il ricorso torna al TAR del Veneto e che per i cittadini ci sarà un aggravio di spesa di almeno 4000 euro: per questo la RACCOLTA FONDI CONTINUA!


SOTTOSCRIZIONE PUBBLICA

SOSTENIAMO DEMOCRATICAMENTE I COSTI DEI RICORSI AL TAR E DELL’INFORMAZIONE ALLA CITTADINANZA

E’ stato aperto un conto corrente postale sul quale ognuno può, a titolo ufficiale o anonimo

dare il proprio sostegno:
per versamento con bollettino: c/c postale – 001006289100 

per versamento/bonifico bancario

IBAN: IT-54-W-07601-12000-001006289100 
intestato a: ASSOCIAZIONE ARIANOVA, via del Cristo 19 Pederobba   
causale: “contributo spese ricorsi TAR e informazione cittadinanza”





COMUNICATO STAMPA 19.02.2013
Manifestazione “L’Aria che voglio” di Pederobba
Dal Sindaco e  candidato Marcolin, accuse gratuite e offensive ai promotori e ai cittadini partecipanti.
 
Dopo aver negato il patrocinio alla Manifestazione, il Sindaco di Cornuda Marcolin, ha mosso accuse gratuite e offensive ai promotori e ai partecipanti alla Manifestazione “L’aria che voglio” di domenica 17 febbraio a Pederobba, definendola uno “spot elettorale cammuffato”.
 
Siamo molto dispiaciuti di questo atteggiamento perché la manifestazione è stata unanimemente giudicata equidistante e politicamente equilibrata, da tutti i presenti e persino dalle stesse forze politiche in lizza per le elezioni. Dobbiamo dire che con le sue accuse Marcolin, ha offeso sia i promotori, sia i cittadini presenti, sia le Amministrazioni che hanno dato il loro patrocinio.
 
In particolare proprio gli Amministratori presenti, molti di centro destra, in primis il Sindaco di Pederobba Baratto che ha sostenuto l’iniziativa prima, durante, dopo, non hanno in alcun modo ravvisato problematiche di “inquinamento politico” della Manifestazione popolare, anzi, abbiamo invece ricevuto solo complimenti per aver mantenuto la contesa politica ai margini e per aver lasciato al centro solo ed esclusivamente la ben più importante e decisamente trasversale questione ambientale locale.
 
Capiamo l’irritazione del Sindaco per lo striscione che rimarcava la sua assenza ma non è colpa dei promotori se qualcuno l’ha appeso a bordo strada: non era uno striscione del corteo e non sarebbe mai potuto entrarvi.
 
Con le sue affermazioni il Sindaco di Cornuda Marcolin, ha dato prova di misurare quanto succede nel suo territorio e in particolare le manifestazioni democratiche, con la mentalità e l’ottica del “partito”, muovendo da pesanti pre-giudizi. Ottica invece del tutto estranea e incomprensibile per i promotori della Manifestazione popolare.
 
Qualcuno ha suggerito, che l’eccessivo livore del Sindaco Marcolin, si spieghi piuttosto con un personalissimo conflitto d’interessi, essendo dipendente di un primario fornitore del co-inceneritore di Pederobba. 
Non vogliamo credere sia così e preferiamo attenerci ai fatti che attestano che l’unico candidato che purtroppo ha voluto cercare visibilità elettorale personale sui giornali strumentalizzando una manifestazione democratica, è stato proprio Marcolin. 
Ne prendiamo atto e ora che, nominato dal suo partito per una prestigiosa poltrona parlamentare, abbandonerà i cornudesi che l’avevano appena eletto, gli facciamo i nostri migliori auguri per la sua agiata stagione romana.
 

Per le famiglie con bambini è sempre presente GIPPINO il POSTINO e la sua postAzione itinerante

L’AZIONE sta nell’atto creativo attraverso il quale i bambini, ragazzi e adulti realizzano un disegno o scrivono uno slogan, un motto sul tema “L’ARIA CHE VORREI”…respirare, annusare, avere intorno, nei polmoni, fra i capelli.

La POSTA è ciò che è in gioco, vale a dire l’espressione del proprio pensiero per affermare che non si è d’accordo con la costruzione di nuovi “camini”; ma la POSTA è anche la cartolina che concretamente si illustra e si scrive affinché sia inviata in Regione, a chi deve decidere sulla salute di tutti.


 PERCHE’?

Viviamo in una delle quattro aree più inquinate al mondo, la più inquinata d’Europa: la Val Padana.

 

I superamenti di PM10 registrati a Treviso nel 2012 sono stati 88 (dati Legambiente “Mal’aria 2013”), nettamente superiori al tetto massimo di 35 previsti dalle direttive europee.

Il monitoraggio biennale dell’ARPAV 2008-2010 effettuato a Pederobba ha evidenziato criticità nella nostra zona ed in particolare i valori di IPA (idrocarburi policiclici aromatici- cancerogeni ed interferenti endocrini) risultati i più alti del Veneto.

 

L’Unione europea ha dichiarato il 2013 Anno europeo dell’aria e sta definendo obiettivi più ambiziosi per la qualità dell’aria in tutti i settori economici: trasporti, produzione di energia, agricoltura, gestione dei rifiuti.

 

e cosa fa  la Regione Veneto

con l’avallo della Provincia di Treviso?

 

Permette decine di nuovi impianti di cogenerazione, due solo a Pederobba, autorizzandoli a sprecare buona parte dell’energia prodotta con l’unico risultato di aumentare ancora le emissioni in atmosfera.

Ciò nonostante il parere contrario espresso in ogni modo dall’Amministrazione Comunale!

 

Questi impianti e queste “politiche” compromettono gli sforzi di tutta la Comunità per la valorizzazione del territorio ma anche la nostra SALUTE  e il nostro FUTURO!



BASTA CIMINIERE! Fermiamoli!”

I cittadini della Pedemontana riuniti in assemblea pubblica mercoledì 14 novembre a Onigo, hanno deciso con quali azioni rilanciare la mobilitazione contro i due cogeneratori autorizzati dalla Regione Veneto a Pederobba.
E’ stato deciso di impiegare le risorse raccolte con la pubblica sottoscrizione – giunte con l’ultima donazione del GASolo a 5.210 euro – per muovere ricorso al TAR contro il cogeneratore della Laser Industries e per raccogliere un parere legale a riguardo le responsabilità dell’inquinamento da IPA, rilevato da Arpav in Pedemontana nel 2010 e mai comunicato all’Unione Europea.
E’ stato deciso inoltre di promuovere una Petizione popolare a sostegno dei ricorsi al TAR – del Comune contro Gasrom srl e di Arianova assime alla cittadinanza contro Laser Industries srl – e per responsabilizzare le autorità sul problema inquinamento da IPA e PM10. La petizione è stata formulata direttamente nelle ultime due assemblee, con un metodo che ha visto la democratica partecipazione di tutti i presenti. 
Ad ogni firmatario viene chiesto anche di indicare quanti bambini ha, perché sono i bambini coloro che più risentono dell’inquinamento e quindi è bene che, in qualche modo, non siano più invisibili alle nostre distratte autorità. 

PETIZIONE

La Petizione si può scaricare e stampare e si può trovare su carta presso la sede dell’Associazione (Onigo via del Cristo 19). 
Si potrà firmare anche il 17 febbraio poi si chiude e si spedisce alle Autorità 


CRONISTORIA DEI FATTI 

Nel 2011 in Provincia di Treviso si sono registrati superamenti dei valori di PM10 per 102 giorni. L’Europa fissa la soglia massima a 35 giorni. Livelli elevati di PM10 e altri inquinanti nell’aria causano problemi respiratori, cardio-vascolari ecc. Pederobba è notoriamente tra i primi 4 Comuni della Provincia per carico emissivo in atmosfera.

L’ARPAV ha misurato in modo incontrovertibile uno sforamento dei valori di benzo(a) pirena – indicativo della presenza  egli IPA: idrocarburi policiclici aromatici: cancerogeni, interferenti endocrini – pari a quasi il doppio dei valori di legge.

Ovvero in base ai dati Arpav a Pederobba ci sono i valori di IPA più alti del Veneto.

In questo contesto Provincia e Regione tolgono le centraline e autorizzano  tranquillamente nuovi grandi impianti di combustione… come i due cogeneratori di Pederobba. 

In Italia e in particolare in Veneto i cogeneratori stanno spuntando come funghi, velenosi. 
Molti di questi sono “stupidi” cioè recuperano solo l’elettricità e sono autorizzati a sprecare tutta l’energia termica. La Regione ha approvato due cogeneratori nel Comune di Pederobba. 
Il primo è della Laser Industries srl, sarà ubicato in zona industriale e avrà un camino di 14.8 metri. 
Il secondo è della Gasrom Srl e sarà ubicato a Curogna in via dei castelli, al confine con Cavaso. 
L’impianto della Laser brucierà non meglio specificati oli vegetali e l’impianto della Gasrom brucierà legno e i tralci di vite trattati con pesticidi. 
Nel raggio di pochi chilometri avremo un coinceneritore (il cementificio) e due cogeneratori. 
Praticamente tre ciminieri che funzionano 24 ore al giorno, tutto l’anno.

Chi garantisce per la salute e per la qualità dell’aria?

Il vantaggio economico a dei privati può giustificare il peggioramento della qualità della vita di tutti i cittadini?

Quale futuro possono avere i prodotti agricoli ed enogastronomici in un territorio  dove sono presenti coinceneritori e cogeneratori?

Gli impianti di Pederobba sono uno “stupido” in quanto utilizza solo un minima parte del calore generato (Laser), l’altro “furbo” (Gasrom)  perché nell’autorizzazione si sostiene che la legna arriverà dal Piave e dai tralci delle viti: la prima insufficiente, i secondi pericolosi da bruciare perché essendo pregni di veleni generano diossina. 

Questi impianti fruiscono di generosi incentivi statali: per questo si possono permettere di sprecare fino al 60% dell’energia (il calore che viene disperso). Arianova ha chiesto al Comune di non accettare misure compensative e di opporsi al TAR in entrambi i casi.

Da luglio Arianova sta informando i cittadini di quanto sta succedendo e sulle responsabilità dei soggetti in gioco e si rivolgerà al Parlamento Europeo per chiedere se la Regione Veneto e la Provincia di Treviso si stanno muovendo nel rispetto delle leggi comunitarie.

Inizialmente c’erano seri dubbi che l’Amministrazione volesse opporsi al TAR. Ora il Comune ha espresso un posizione chiara e conviene che anche il ricorso della cittadinanza sia utile alla causa comune. 
Saranno necessari due ricorsi per una spesa complessiva di almeno 10.000 euro.

LE INIZIATIVE GIA’ REALIZZATE.

I cittadini della Pedemontana hanno da subito risposto molto positivamente: il 12 luglio in piazza a Curogna 200 presenti, il 23 luglio in piazza a Pederobba 190, il 25 luglio a Onigo (al chiuso per la pioggia) 60, al concerto Pedepallooza altre 200 persone hanno ascoltato gli argomenti della protesta. A Cavaso il 28 agosto 50 persone, a Covolo il 30 agosto altre 180, a Levada il 4 settembre solo 20, ma pioveva :-).   … Il 5 novemebre altre 80 persone, il 14 altre 50… e ora

LE NUOVE INIZIATIVE: RICORSO E PETIZIONE POPOLARE

I fondi raccolti ci consentiranno di presentare un solo ricorso ma il Comune ha presentato un ottimo ricorso contro il cogeneratore Gasrom. Arianova e i cittadini muoveranno ricorso con il cogeneratore Laser e promuovanno azioni a supporto di entra: in primis la petizione popolare.



AGGIORNAMENTI DALLA STAMPA

MERCOLEDÌ, 21 NOVEMBRE 2012
Pagina 36 – PROVINCIA
PEDEROBBA
«No ai cogeneratori» via alla raccolta firme
PEDEROBBA Una petizione in appoggio ai ricorsi dell’amministrazione comunale contro i cogeneratori autorizzati dalla Regione a Pederobba. E poi utilizzo degli oltre 5mila euro raccolti con la sotoscrizione popolare per finanziare un ricorso popolare contro il cogeneratore della Laser. Queste le decisioni prese nell’assemblea tenuta dall’associazione AriaNova. La petizione chiede «la sospensione con effetto immediato delle due autorizzazioni, la verifica scientifica che tali impianti non aumenterebbero l’inquinamento nell’area, qualora si verifichi che realizzare gli impianti aumenterebbe l’inquinamento, la revoca definitiva delle autorizzazioni, l’individuazione delle cause dell’inquinamento da Ipa rilevato da Arpav a Pederobba e nella Pedemontana, Provvedimenti urgenti ed efficaci per contenere e ridurre l’inquinamento da Ipa a Pederobba e nella Pedemontana, l’acquisizione del parere legale dell’avvocatura regionale, relativo alla possibilità che l’inerzia della Regione di fronte ai fatti descritti, non configuri per gli amministratori responsabilità diretta per i danni indotti dall’incremento dell’inquinamento». Le firme vengono raccolte anche via web. (e.f.)


DOMENICA, 11 NOVEMBRE 2012
Pagina 29 – PROVINCIA
Allarme aria inquinata «L’Europa aspetta i dati»
Pederobba, nei documenti presentati dal governo mancano le analisi Arpav A sollevare il caso l’eurodeputato Zanoni, Arianova: «Situazione incredibile»
PEDEROBBA «Nelle relazioni presentate dalle autorità italiane per il 2010, la Commissione non ha trovato indicazioni in merito al superamento del valore obiettivo annuale di benzo(a)pirene per il 2010 nella zona di valutazione della qualità dell’aria in questione»: è quanto ha risposto il Commissario Ue Janez Potonik all’interrogazione che l’europarlamentare Andrea Zanoni aveva presentato sulla qualità dell’aria a Pederobba e nella Pedemontana Trevigiana. Il Commissario Ue, in precedenza, aveva informato che, per completare l’istruttoria, attendeva la relazione da parte dello autorità italiane. Evidentemente quanto trasmesso a Bruxelles nulla diceva sullo stato dell’aria rilevato con la campagna di monitoraggio eseguita dall’Arpav nel 2008 e 2009. E quindi la risposta del Commissario Ue è stata conseguente. Così come la durissima presa di posizione di AriaNova, l’associazione ambientalista di Pederobba, su questa mancata trasmissione di dati a Bruxelles. E coglie l’occasione per attaccare la Regione Veneto anche sulle autorizzazioni date ai due impianti a biomassa da realizzare a Pederobba. «Arianova prende atto con profondo stupore e sconcerto del fatto che la Commissione UE non sia stata nemmeno informata della situazione di inquinamento da IPA della Pedemontana trevigiana rilevato dall’Arpav» fa sapere con un comunicato l’associazione ambientalista «Al momento della rilevazione effettuata tra i 2008 e il 2009 – la più importante e approfondita mai realizzata in Pedemontana – l’aria della zona è risultata la peggiore del Veneto. Come è possibile che di fronte a quei dati non solo non si sia preso alcun provvedimento, ma non si sia ritenuto nemmeno di informare la Commissione Europea? E come è possibile che ora a distanza di due anni, senza ulteriori profonde e puntuali verifiche ambientali e senza verifica sull’impatto sulla salute dei cittadini, la Regione Veneto decida di dare il colpo di grazia autorizzando due nuovi grandi presudo-cogeneratori». L’associazione rincara la dose: «La sensazione è di essere in mano ad autorità del tutto indifferenti alla ricadute sulla salute pubblica delle loro decisioni e del tutto deresponsabilizzate rispetto alle sanzioni economiche che la UE commina all’Italia per il mancato rispetto dei valori soglia. Sanzioni che saranno pagate dagli stessi cittadini contaminati dall’inquinamento. Così non si può andare avanti». Enzo Favero
TRIBUNA Pagina 43 – PROVINCIA
 
Biogas, a rischio l’oasi degli aironi
Il sindaco ricorre al Tar per fermare la Gasrom: la legna da bruciare prelevata dal letto del Piave
PEDEROBBA Quel piano di approvvigionamento di legna da raccogliere nel letto del Piave, mette a rischio la Città degli Aironi. L’amministrazione di Pederobba l’ha messo in rilievo nel suo ricorso contro la Regione Veneto per firmare l’autorizzazione data alla Gasrom per la realizzazione di un impianto a biomasse a Pederobba. Tra le molte censure all’autorizzazione, il Comune ha proposto infatti anche quella riguardante il Piano di Approvvigionamento presentato dalla ditta per reperire il legname necessario per il funzionamento dell’impianto. La centrale progettata dalla Gasrom necessita di ben 18 tonnellate di biomassa da bruciare al giorno e la ditta conta di trovare tutta questa legna nel letto del Piave essendo stata incaricata, assieme ad altre quattro aziende, di regolare la vegetazione nel rispetto, però, dei molti vincoli ambientali e naturali, fra i quali anche quelli legati alla presenza della Città degli Aironi che proprio lì vanno a nidificare. C’è ovviamente anche molto altro nel ricorso che ha illustrato alla popolazione l’avvocato Graziano Forlin. Ci sono ben dieci motivi per convincere il Tar che la Regione ha agito in «eccesso di potere». Il Comune punta infatti anche su quella che definisce «illegittima acquisizione del parere della Sorprintendenza» operato dalla Regione durante l’istruttoria e di non aver detto nulla, nell’autorizzazione, sulla scelta di disattendere la disciplina prevista per quel sito. «La speranza era che non si dovesse giungere a questo punto» ha affermato il sindaco Raffaele Baratto «anche perché il Comune ha adottato, da oltre un anno uno specifico regolamento

VENERDÌ, 07 SETTEMBRE 2012
Pagina 25 – PROVINCIA

Inquinamento a Pederobba

I valori superano i limiti

PEDEROBBA «Appare quindi evidente che i valori di concentrazione di benzo(a)pirene monitorati su tutti i siti di Pederobba, con la sola eccezione del cimitero, si collocano su livelli indicativi sensibilmente superiori al limite previsto dalla normativa». Questa frase Arianova l’ha tratta dalla pagina 22 del rapporto «La qualità dell’aria nel comune di Pederobba, seconda campagna di monitoraggio dal 31/12/08 al 25/02/09 e sintesi finale dei risultati, e l’associazione la tira in ballo per dire la sua nella polemica tra l’eurodeputato Andrea Zanoni e il sindaco di Pederobba. «Poco conta che l’Arpav non abbia voluto identificare le precise fonti dell’inquinamento. Ancor meno conta la giustificazione, infantile e criminale al tempo stesso, che le autorità italiane utilizzano per minimizzare affermando che, tanto, in tutta la Val Padana ci sono problemi di inquinamento. Conta invece che a Pederobba uno studio ambientale ha dimostrato che gli idrocarburi policiclici aromatici sono fuori norma. Conta che a Pederobba abbiamo il più grande co- inceneritore di pneumatici d’Italia. Conta che a Pederobba la Regione e la Provincia hanno appena autorizzato altri due co-generatori». (e.f.)


Spread the love

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *