L’eurodeputato Andrea Zanoni ha presentato oggi all’Europarlamento un’interrogazione alla Commissione circa il grave ma sconosciuto problema, degli inquinanti nocivi alla salute presenti nel cemento da costruzione, in particolare in quello prodotto in Italia. Riportiamo il testo integrale.
AUTORE(I): Andrea ZANONI
OGGETTO: inquinanti nocivi alla salute presenti nel cemento da costruzione. Informazioni al consumatore insufficiente e assenza di verifiche sull’impatto sulla salute.
TESTO:
In Italia i cementifici sono attualmente autorizzati a bruciare rifiuti di svariate tipologie e inoltre utilizzano diversi tipi di ceneri nell’impasto del prodotto finito.
Tra il materiale incenerito nei cementifici per produrre energia, troviamo rifiuti non pericolosi come quelli urbani, farine e grassi animali, plastiche, gomme, pneumatici usati, fanghi da depurazione e rifiuti pericolosi come oli usati, emulsioni oleose, solventi non clorurati (1). Tutti questi rifiuti inceneriti finiscono nell’impasto del cemento come ingredienti.
Tra i materiali utilizzati direttamente come ingredienti per la produzione del cemento troviamo innumerevoli rifiuti derivanti da impianti di combustione (ceneri), da impianti siderurgici (scorie, terre di fonderia, polveri, fanghi) e dall’industria chimica (gessi, fanghi, ecc.) (2).
Con questo cemento in Europa vengono costruiti i nostri ambienti di vita e di lavoro (abitazioni, uffici, fabbriche, scuole, ospedali, ecc.), senza particolari verifiche in merito all’impatto di questo materiale sulla salute delle persone che ne vengono a contatto e senza alcuna informazione ai consumatori sulla presenza di questi componenti.
A titolo di esempio si riporta un recente caso accaduto a Musestre, frazione del comune di Roncade in provincia di Treviso, dove una cittadina nel contesto di un contenzioso legale contro un fornitore e un produttore di cemento, ha fatto eseguire cinque perizie sulla propria abitazione che hanno messo in evidenza che nel cemento utilizzato erano presenti ceneri, diossine e metalli pesanti (3). Queste sostanze tossico/nocive e pericolose, che dovrebbero essere smaltite in discariche speciali, sono invece andate a finire in un’abitazione civile.
Alla luce di quanto esposto, la Commissione non ritiene utile, necessario ed urgente avviare verifiche sulla compatibilità dell’utilizzo di questi cementi così prodotti nella costruzione di ambienti di vita e di lavoro, al fine di garantire la massima tutela della salute umana ?
La Commissione non ritiene doveroso che per tale prodotto posto in commercio, venga almeno comunicata al consumatore tramite comprensibili indicazioni, la sua completa e dettagliata composizione chimica e fisica ?
Firma(e): Andrea ZANONI Data: 20.08.2012